IL Welfare dei professionisti

Cass. civ. sez. lav. 12 settembre 2018, n. 22177

Il padre lavoratore dipendente può fruire dei permessi giornalieri ex art. 40 d. lgs. n. 151/2001 anche nel periodo di fruizione dell'indennità di maternità da parte della madre lavoratrice autonoma, a causa della diversa condizione lavorativa di quest'ultima. Tale condizione infatti prevede una differente tutela economica rispetto a quella garantita alla lavoratrice dipendente e consente alla stessa lavoratrice di rientrare al lavoro in ogni momento, subito dopo il parto, e dunque anche mentre sta fruendo dell'indennità di maternità.

Professionisti, quando la cassa fa gli sconti

Patrizia Capua, La Repubblica.it, 12 febbraio 2018

Cass. Civ. Sez. Lav. 1 febbraio 2018, n. 2497

L'erogazione in un'unica soluzione ed in via anticipata dei vari ratei dell'indennità di mobilità perde la connotazione tipica di prestazione di sicurezza sociale, per assumere la natura di contributo finanziario, destinato a sopperire alle spese iniziali di un'attività che il lavoratore in mobilità svolgerà in proprio nell'obiettivo perseguito dalla citata disposizione legislativa di creare i presupposti affinché nuovi soggetti assumano l'iniziativa di attività di natura imprenditoriale o professionale riducendo, in tal modo, l'eventualità di un intervento del sistema previdenziale in forma meramente assistenzialistica e, sotto altro profilo, sollecitando una partecipazione "attiva" da parte del lavoratore nella ricerca di una nuova occupazione.

CGUE Quinta Sezione 20 dicembre 2017, causa C- 442/16

L’articolo 7, paragrafo 3, lettera b), della direttiva 2004/38/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri che modifica il regolamento (CEE) n. 1612/68 ed abroga le direttive 64/221/CEE, 68/360/CEE, 72/194/CEE, 73/148/CEE, 75/34/CEE, 75/35/CEE, 90/364/CEE, 90/365/CEE e 93/96/CEE, deve essere interpretato nel senso che mantiene lo status di lavoratore autonomo ai sensi dell’articolo 7, paragrafo 1, lettera a), di detta direttiva un cittadino di uno Stato membro che, dopo aver soggiornato regolarmente e aver esercitato un’attività in qualità di lavoratore autonomo in un altro Stato membro per circa quattro anni, abbia cessato l’attività lavorativa per mancanza di lavoro debitamente comprovata causata da ragioni indipendenti dalla

Casse, cumulo più vicino. Iter chiuso entro febbraio.

Simona D'Alessio, ItaliaOggi, 10 gennaio 2018

Legge 24 dicembre 2012, n. 228

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013) Comma 200 - 300

Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, Circolare n. 9/2017

Il nuovo cumulo contributivo per i liberi professionisti.

Cassa Forense, Circolare n. 2/2017

Cumulo dei periodi assicurativi non coincidenti ai sensi dell'art. 1, comma 239 e seguenti della legge 24 dicembre 2012 n. 228 come modificata dalla legge 11 dicembre 2016 n. 232.

Cassa Forense, Circolare n. 1/2017

Cumulo dei periodi assicurativi non coincidenti (art. 1, comma 195, legge 11/12/2016, n. 232) prime istruzioni applicative